Compagnia: Associazione Balagancik Teatro
Regia: Libero De Martino
Autore: liberamente tratto da Tingeltangel di Karl Valentin
Note di regia: Karl Valentin si esibiva tutte le sere nei Lachkeller (cantine delle risate) locali fumosi, ingombri di sedie e tavolini davanti a un pubblico di piccoli impiegati, casalinghe, commercianti, ma anche di artisti, scrittori ed intellettuali come Brecht e Hesse, Tucholsky e Polgar. Aveva inconsapevolmente inventato, ciò che decenni dopo sarebbe stato chiamato il «teatro dell?assurdo». Valentin riusciva a tratteggiare con pochi cenni e con quell?aria distratta e quasi disinteressata, la gente comune: schivi impiegati, orchestrali o fotografi. Riusciva con la sua immobilità e la quasi assenza di azione, ad innescare una serie di avvenimenti assurdi e comicamente surreali, dai quali diventava poi impossibile districarsi. Una comicità graffiante, disarmante, a volte cattiva o persino demenziale, ma sempre attualissima. Gli attori diventano con lui clown musicali che in scena cantano, suonano, recitano e ballano per inscenare uno spettacolo divertente dove però la comicità si scontra con la realtà, tragica per l?epoca. Un disperato tentativo di riportare alla ragione con l?ironia e la denuncia, un popolo e la sua classe dirigente annebbiata dalla sete di conquista. Lo spettacolo racconta, scopre ed evidenzia quelle microverità della vita di tutti i giorni, di cui non si sa poi cosa farne, e ce le consegna pungenti e scoppiettanti mettendoci di fronte ad una crisi logica senza vie di uscita.
Le parole, l'odore del palco, gli applausi e le risate, semplicemente noi
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